Perché educare al pensiero e alla decisione è fondamentale
Come educare i bambini e i ragazzi a pensare in modo efficace? Come sviluppare in loro la capacità di prendere decisioni consapevoli? Queste sono domande chiave per chi lavora nel mondo dell’educazione. Tra il 1979 e il 1984, il governo venezuelano ha dato una risposta concreta con un programma innovativo: ODYSSEY: A Curriculum for Thinking.
Realizzato in collaborazione con Bolt, Beranek and Newman, l’Università di Harvard e il Ministero dell’Educazione del Venezuela, il progetto è stato implementato in scuole di aree svantaggiate. Il suo obiettivo? Migliorare le capacità cognitive degli studenti, con un focus su pensiero critico, problem solving, creatività e metacognizione.
Il programma ODYSSEY: un curriculum per pensare meglio
«ODYSSEY: un curricolo per il pensiero» è stato un ampio programma dagli scopi ambiziosi, favorire lo sviluppo delle principali abilità di pensiero. Curato da Marilyn Jager Adams, il curriculum era diviso in sei volumi dedicati ad altrettanti aspetti del pensiero:
- i fondamenti del ragionamento
- la comprensione del linguaggio
- il ragionamento verbale
- la risoluzione di problemi
- la presa di decisioni
- il pensiero creativo.
Organizzato in cento lezioni da quarantacinque minuti per settantacinque ore di istruzione diretta, ODYSSEY era applicabile a ragazzi di undici anni (settimo grado). Tra i moduli, quello sulla presa di decisione merita un approfondimento specifico.
Obiettivi educativi: abilità, strategie, conoscenze e atteggiamenti
L’obiettivo generale dell’intero curricolo è lo sviluppo delle capacità dei ragazzi rispetto ad un ampio insieme di compiti intellettuali, tra cui ritroviamo quello di prendere decisioni (Feerher e Jager Adams, 1986).
Tale scopo generale viene raggiunto attraverso la promozione di quattro elementi fondamentali:
- le abilità: implicano l’insegnamento di attività generalmente legate alla prestazione nei compiti intellettuali. Ad esempio, la capacità di analizzare gli oggetti e le procedure nelle loro caratteristiche costituenti è alla base di molti compiti intellettuali e la sua enfatizzazione porta al suo accrescimento e al transfer da una situazione ad un’altra. Essa è peraltro centrale nelle situazioni di scelta quando occorre identificare gli elementi rilevanti per decidere in modo adeguato;
- le strategie: il pensiero ha bisogno di procedure e tecniche per esplicitarsi e raggiungere i suoi obiettivi. Attraverso l’analisi delle procedure complesse si arriva alla conoscenza e all’acquisizione graduale di strategie la cui funzione strumentale al pensiero viene enfatizzata per giungere allo sviluppo di un repertorio utilizzabile in modo flessibile.
- le conoscenze: per pensare occorre non solo la metodologia e la struttura, ma anche il contenuto. All’interno di ODYSSEY le conoscenze sono strumentali all’applicazione del pensiero. Nel corso non vengono tanto enfatizzati dei contenuti specifici, come le materie scolastiche, quanto l’acquisizione di informazioni sul pensiero in generale e sulle modalità del proprio pensare. Conoscere come funziona il pensiero e come si strutturano i propri processi cognitivi consente di stimolare la metacognizione, intesa come capacità di controllo e di autoregolazione dei processi stessi.
- gli atteggiamenti: non si vogliono soltanto aumentare le informazioni possedute dai ragazzi sul pensiero, ma favorire atteggiamenti produttivi nei confronti dell’apprendimento, della conoscenza, delle proprie abilità e del lavoro. Tra gli atteggiamenti da sviluppare ci sono l’entusiasmo e lo spirito di ricerca, la curiosità.
Educare alla presa di decisione: struttura e contenuti
Il corso di ODYSSEY offre una grande ampiezza di contenuti ed obiettivi.
La parte sulle decisioni è solo una delle proposte didattiche e la modalità generale di approccio all’argomento favorisce lo sviluppo della metacognizione. La struttura teorica di riferimento che è alla base del corso sulle decisioni di ODYSSEY è quella decisionale classica.
La sezione del curricolo dedicata alla presa di decisione è composta di tre unità didattiche. Esiste un manuale per l’insegnante e un quaderno degli esercizi per gli studenti.
Nel manuale ogni lezione viene specificata attraverso la motivazione per l’inclusione, la definizione degli obiettivi, i comportamenti da stimolare nei ragazzi, la descrizione dei materiali da usare e la descrizione particolareggiata delle spiegazioni da dare e del processo da seguire nel condurre la classe.
Unità 1: Introduzione al processo decisionale
Tre lezioni per introdurre concetti chiave e il lessico delle decisioni. Si lavora su:
- Le situazioni decisionali
- L’anticipazione dei risultati
- Le alternative con esiti incerti
Unità 2: Raccogliere e valutare le informazioni per ridurre l’incertezza
Cinque lezioni guidano gli studenti a raccogliere e valutare le informazioni per ridurre l’incertezza, con un approccio ludico (una storia di detective) attorno a:
- Stimare la probabilità dei risultati
- Valutare rilevanza, coerenza e credibilità delle informazioni
- Comprendere l’importanza del doppio controllo
Unità 3: Analizzare situazioni decisionali complesse
Due lezioni aiutano i ragazzi a esprimere preferenze e soppesare le opzioni, analizzando vantaggi e svantaggi. L’obiettivo è rendere più consapevoli le scelte.
Una didattica cooperativa, attiva e metacognitiva
Il percorso viene realizzato in classe, quindi in modo collettivo. La modalità di gestione della classe è di orientamento cooperativo, nel senso di una partecipazione attiva continua dei ragazzi, con l’insegnante che assume il ruolo di facilitatore dell’apprendimento e di guida, rispettosa dei tempi dei ragazzi. L’istruzione avviene prevalentemente attraverso una modalità indiretta, quella del processo di discussione e di scoperta, che permette di stimolare la curiosità e l’attenzione e di acquisire con maggiore stabilità i contenuti oggetto di studio.
Perché proporre ODYSSEY oggi: vantaggi educativi
Il curriculum ODYSSEY è un modello ancora attuale per l’educazione al pensiero critico e alla decisione consapevole. Offre agli studenti strumenti per:
- Sviluppare autonomia di giudizio
- Riflettere sui propri processi cognitivi
- Affrontare le sfide scolastiche e quotidiane con maggiore consapevolezza
Esso ha rappresentato un approccio innovativo per lo sviluppo delle abilità cognitive e la presa di decisioni. Attraverso tecniche di metacognizione e pensiero creativo, questo programma ha offerto agli individui gli strumenti necessari per affrontare le sfide quotidiane e migliorare le loro life skills. Il curriculum è stato riconosciuto per il suo approccio equilibrato nell’insegnamento delle abilità di pensiero, combinando teoria e pratica per facilitare l’apprendimento. È stato utilizzato come riferimento in studi e discussioni sull’educazione al pensiero critico e sulla formazione delle competenze decisionali negli studenti.
Conclusione: educare alle scelte per costruire cittadini consapevoli
Educare alla presa di decisioni significa formare pensatori critici, capaci di analizzare, valutare e scegliere in modo consapevole. Il programma ODYSSEY dimostra che queste competenze si possono insegnare, in modo strutturato e coinvolgente.
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Bibliografia
FEEHRER, C. E., & JAGER ADAMS, M. (1986). Odyssey: a curriculum for thinking: decision making. Watertown, MA: Mastery Education Corporation.
Nickerson, R.S. (1985): Project Intelligence: An Account and Some Reflections, Special Services in the Schools, 3:1-2, 83-102
Estratto dalla tesi di laurea
Matini. C. (1995). Prendere decisioni e l’assunzione dei rischi nell’adolescenza. Modelli teorici e prospettive educative.