L’orientamento non è semplicemente un’attività amministrativa, ma piuttosto un progetto mirato a favorire la maturazione e lo sviluppo delle competenze orientative delle persone, fondamentali al fine di renderle autonome nel processo decisionale e favorire il benessere psicologico e il successo personale e professionale, consentendo loro di navigare in modo consapevole e efficace nelle scelte che influenzeranno il loro futuro.
Cosa sono le competenze orientative
Le competenze orientative, secondo la prospettiva di Pombeni, si riferiscono alla capacità di individuare, analizzare e interpretare i propri bisogni, interessi e capacità, nonché le opportunità e le sfide presenti nell’ambiente circostante. Queste competenze includono la consapevolezza di sé e delle proprie risorse, la capacità di pianificare e prendere decisioni coerenti con i propri obiettivi e valori, nonché la gestione delle emozioni e delle relazioni interpersonali nel processo decisionale (Pombeni, 2017).
Personalmente ritengo che alcune delle competenze orientative sopra citate, come la gestione delle emozioni e le abilità relazionali, siano maggiormente afferenti alle life skills, le competenze di vita. Le competenze orientative, per me, sono abilità e conoscenze specificamente necessarie a studenti o persone in fase di transizione, nel processo di orientamento e nella presa di decisioni riguardanti la loro formazione, carriera e vita personale.
Queste competenze includono la capacità di definire obiettivi chiari, valutare le opzioni disponibili, gestire l’incertezza, prendere decisioni consapevoli e pianificare l’implementazione di tali decisioni. Vediamole una per volta.
Definire obiettivi chiari
L’orientamento inizia con la chiara definizione degli obiettivi. Questo significa guidare gli studenti nel comprendere appieno cosa vogliono ottenere e come raggiungerlo. Ad esempio, un ragazzo che sogna di diventare ingegnere deve capire quali corsi e quali percorsi di studio sono necessari per realizzare il suo sogno.
I vantaggi della chiara definizione degli obiettivi:
- focalizzazione: gli obiettivi chiari permettono di concentrarsi sulle azioni necessarie per raggiungerli, evitando dispersione di energie
- motivazione: visualizzare chiaramente il risultato desiderato aumenta la motivazione e l’impegno nel raggiungere gli obiettivi
- misurabilità: obiettivi ben definiti sono misurabili, consentendo di monitorare i progressi e valutare il successo
- orientamento delle azioni: gli obiettivi forniscono una guida chiara su quali azioni intraprendere per avvicinarsi al risultato desiderato.
Valutare le opzioni disponibili
Valutare le opzioni durante il processo decisionale è un processo complesso che coinvolge la stima delle alternative disponibili, la considerazione dei loro pro e contro, e la ponderazione delle conseguenze potenziali di ciascuna opzione. Questo processo richiede una serie di abilità cognitive e metacognitive, nonché una comprensione approfondita dei propri obiettivi e dei vincoli situazionali.
Una delle strategie utilizzate per valutare le opzioni è l‘analisi delle conseguenze. Questo implica la considerazione degli esiti possibili di ciascuna opzione e la valutazione delle loro implicazioni a breve e lungo termine (Stevens & Kristensen, 2015). Ad esempio, se si sta valutando se accettare un nuovo lavoro, si potrebbe considerare non solo il salario e le prestazioni, ma anche l’impatto sul bilancio lavorativo, sullo sviluppo professionale e sulla soddisfazione personale.
Inoltre, è importante valutare i rischi associati a ciascuna opzione e la loro probabilità di verificarsi. Questo può includere la valutazione dei rischi finanziari, sociali, emotivi e fisici, e la ricerca di informazioni aggiuntive per comprendere meglio la natura e l’entità dei rischi coinvolti (Hastie & Dawes, 2010). Ad esempio, se si sta valutando l’acquisto di una casa, si potrebbe cercare informazioni sul mercato immobiliare locale, sulle tendenze dei tassi di interesse e sui potenziali problemi strutturali della proprietà.
Allo stesso tempo, è importante considerare i propri valori, preferenze e obiettivi personali durante il processo decisionale. Questo può aiutare a garantire che la decisione sia coerente con i propri valori fondamentali e che porti alla realizzazione dei propri obiettivi a lungo termine (LeBoeuf & Shafir, 2009). Ad esempio, se uno dei propri valori principali è la sostenibilità ambientale, si potrebbero valutare le opportunità lavorative in base a quanto siano in linea con questo valore o se potrebbero comportare un impatto ambientale negativo.
Infine, è importante valutare le alternative in modo sistemico e analitico, utilizzando strumenti e tecniche decisionali appropriate. Questo può includere l’uso di modelli decisionali, come l’analisi dei vantaggi e degli svantaggi o la valutazione delle opzioni multi-criteriale, per valutare le alternative in base a una serie di criteri ponderati (Keeney & Raiffa, 2015).
Integrare queste strategie può contribuire a prendere decisioni informate e ben ponderate.
Gestire l’incertezza
Gestire l’incertezza durante il processo decisionale è un elemento cruciale per fare scelte informate e ben ponderate. Significa essere consapevoli delle limitate informazioni disponibili e delle varie possibilità di risultato, e adottare strategie per mitigare gli effetti negativi dell’incertezza sulle decisioni.
Una delle strategie per gestire l’incertezza è la raccolta di informazioni aggiuntive. Questo può includere la ricerca di dati pertinenti, la consultazione di esperti nel campo e la valutazione delle esperienze passate simili. Più informazioni si hanno a disposizione, più si può ridurre l’incertezza e aumentare la fiducia nella decisione presa (Bonaccio & Dalal, 2006).
Inoltre, è importante riconoscere che l’incertezza fa parte integrante del processo decisionale e accettare che non sempre si possono avere tutte le risposte. Questo richiede una certa dose di tolleranza all’ambiguità e la capacità di prendere decisioni anche in presenza di informazioni incomplete o contraddittorie (Lerner & Tetlock, 1999).
Allo stesso tempo, è fondamentale valutare i rischi associati a ciascuna opzione e considerare le strategie di mitigazione del rischio disponibili. Ad esempio, si può pianificare un piano B nel caso in cui la decisione principale non si riveli essere la migliore, o si può cercare un’assicurazione per proteggersi dalle conseguenze negative più gravi (Luan, 2018).
Infine, l’auto-consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri processi decisionali può essere utile nel gestire l’incertezza e lo stress concomitante. Essere consapevoli delle proprie reazioni emotive di fronte all’incertezza e delle tendenze cognitive che possono influenzare il processo decisionale può aiutare a prendere decisioni più razionali e meno influenzate dall’ansia o dalla paura (Bazerman & Moore, 2013).
Prendere decisioni consapevoli
Prendere la decisione è un processo che coinvolge la riflessione, l’analisi e la valutazione delle opzioni disponibili, al fine di fare scelte informate e ben ponderate. Essere consapevoli durante il processo decisionale significa essere pienamente consapevoli delle proprie preferenze, valori, obiettivi e delle circostanze che influenzano la decisione. Significa anche essere consapevoli delle informazioni disponibili e delle loro fonti, e di come queste informazioni possano influenzare le nostre percezioni e le nostre scelte.
La ricerca psicologica suggerisce che prendere decisioni consapevoli può portare a migliori risultati e soddisfazione nel lungo termine. Ad esempio, uno studio condotto da Laran e Salerno (2013) ha evidenziato che le persone che prendono decisioni in modo consapevole tendono a fare scelte più coerenti con i propri valori e obiettivi, riducendo così il rischio di rimpianti e insoddisfazione.
Inoltre, la consapevolezza durante il processo decisionale può aiutare le persone a gestire meglio lo stress e l’ansia associati alla presa di decisioni, contribuendo a una migliore salute mentale e benessere complessivo (Sauer et al., 2019).
Pianificare le decisioni
Pianificare una decisione è un processo che richiede la creazione di un piano d’azione strutturato per guidare l’attuazione della decisione stessa. Questo coinvolge una serie di passaggi che vanno dalla definizione degli obiettivi alla suddivisione delle attività e alla valutazione dei rischi e delle risorse disponibili.
Abbiamo parlato dell’identificazione degli obiettivi già nei paragrafi precedenti.
Dopo avere chiarito quali sono gli obiettivi, è importante identificare le risorse necessarie per attuare la decisione con successo. Questo può includere risorse finanziarie, temporali, umane e materiali, nonché supporto esterno o formazione aggiuntiva, a seconda della natura della decisione e delle circostanze personali (Bryson et al., 2018). Ad esempio, se si pianifica di avviare un’attività imprenditoriale, potrebbe essere necessario pianificare la ricerca di finanziamenti, la formazione imprenditoriale e l’acquisizione di competenze specifiche.
Una volta identificate le risorse necessarie, è utile suddividere il processo decisionale in attività più piccole e gestibili. Questo può facilitare il monitoraggio del progresso e l’identificazione tempestiva di eventuali problemi o deviazioni dal percorso pianificato (Bryson et al., 2018). Ad esempio, se si sta pianificando un viaggio, è possibile suddividere il processo in attività come la prenotazione dei voli, la prenotazione degli alloggi e la pianificazione delle attività da svolgere durante il viaggio.
Infine, è importante sviluppare un piano d’azione dettagliato che delinei le attività specifiche da completare, i tempi di esecuzione, le risorse necessarie e le persone responsabili per ciascuna attività (Bryson et al., 2018). Questo assicura che tutte le fasi della decisione siano ben pianificate e coordinate e che ci sia una chiara comprensione dei passaggi successivi da compiere.
Come sostenere le competenze orientative e la competenza decisionale
Il processo decisionale è un aspetto cruciale della vita che richiede competenze e riflessione. L’orientamento mirato a sviluppare queste competenze è essenziale per aiutare gli studenti a navigare nel complesso mondo delle scelte. Dalla scelta della scuola superiore alle decisioni che influenzeranno il loro futuro, fornire loro le competenze necessarie è fondamentale per il loro successo e benessere. Come sostenere allora tali competenze?
Le competenze orientative possono essere sviluppate attraverso l’esperienza personale, l’educazione formale e informale, nonché attraverso interventi di orientamento e counseling che mirano a potenziare la capacità delle persone di prendere decisioni autentiche e coerenti con il proprio percorso di vita (Pombeni, 2017). Più specificamente, si può:
- offrire educazione e formazione: programmi educativi e workshop per insegnare le competenze di base del processo decisionale, come la valutazione delle opzioni, la gestione dell’incertezza e la considerazione delle conseguenze
- fornire informazioni accurate e obiettive: assicurarsi che le persone abbiano accesso a informazioni affidabili e imparziali per valutare le loro opzioni e prendere decisioni informate
- promuovere l’autonomia e l’empowerment: incoraggiare le persone a sviluppare fiducia nelle proprie capacità decisionali e ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte
- dare supporto emotivo: riconoscere che prendere decisioni può essere stressante e emotivamente impegnativo e fornire sostegno emotivo alle persone durante il processo decisionale
- costruire strutture decisionali chiare: creare ambienti e procedure che facilitino il processo decisionale, come fornire modelli decisionali, linee guida e procedure standardizzate
- stimolare feedback e riflessione: incoraggiare le persone a riflettere sulle loro decisioni passate, a imparare dagli errori e dai successi e a utilizzare queste esperienze per migliorare le loro capacità decisionali future.
In conclusione, sostenere la competenza decisionale significa fornire alle persone le risorse e il sostegno di cui hanno bisogno per prendere decisioni consapevoli, informate e autonome. In questa logica, l’orientamento e lo sviluppo delle competenze decisionali sono strategici per il successo degli studenti. Fornire loro le competenze necessarie per navigare nel mondo delle scelte è essenziale per il loro futuro successo e benessere.
Bibliografia
Bazerman, M. H., & Moore, D. A. (2013). Judgment in managerial decision making. John Wiley & Sons.
Bonaccio, S., & Dalal, R. S. (2006). Advice taking and decision-making: An integrative literature review, and implications for the organizational sciences. Organizational Behavior and Human Decision Processes, 101(2), 127-151.
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